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Una mongolfiera per Mirò

mongolfieraDurante le feste si sta molto tempo a casa, poi se non c’è bel tempo le giornate possono essere molto lunghe. Adele, che di volo se ne intende, guardando dei palloncini colorati che avevo appeso per un compleanno, mi disse “E perché con quelli non fai una mongolfiera di cartapesta?”“e no -dissi io- tu non ci stai, dovrei avere dei palloncini enormi!”…-“beh, io no, ma Mirò sarebbe ben contento di averne una!”. Aveva ragione.

La cosa più bella è stata riscoprire la colla non vinilica, e vedere quanto è facile da fare e quanto bene funziona!

Iniziamo da qui:

La colla

Sciogliamo 3 cucchiai di farina con un po’ d’acqua a temperatura ambiente. L’impasto è giusto quando non si hanno grummi e colla se rovesciamo il vasetto dove la stiamo preparando. A questo punto aggiungiamo 200 cc di acqua bollente, e giriamo molto bene la colla. Diventa un po’ meno opaca, ha la consistenza di una besciamella spessa. Tenete presente che si deve poter spalmare facilmente con il pennello. Si usa quando è fredda.

Io l’ho conservata per tre-4 giorni nel vaso di vetro chiuso e senza conservanti è durata bene. E questa quantità è stata più che sufficiente per fare la nostra mongolfiera.

La mongolfiera

Poi ho preso il palloncino e l’ho rivestito con vari strati di carta da giornale tagliata a striscioline. Non serve farle piccolissime, ma nemmeno va bene farle troppo larghe perché si fa fatica a farle prendere la forma del palloncino. Inizio spalmando la colla sulla superficie del palloncino, un po’ alla volta, e facendo aderire il primo strato di carta. Spalmo ogni pezzo passandoci su della colla, in modo da farlo aderire molto bene. Continuo cosi fino a coprirlo tutto (tutto tutto proprio no, la base dovrà avere il buco per la mongolfiera, e non arrivare fino in fondo mi serve per appoggiarlo su una latta vuota per farlo asciugare tra uno strato e l’altro).

Copro con carta, spennello bene con colla, lascio asciugare. Riprendo. Questa operazione va avanti con pazienza fino a quando, schiacciando leggermente con le dita sulla superficie della mia mongolfiera, non la sentirò abbastanza rigida e solida (la quantità di strati dipende dal tipo di carta, dal suo spessore, dalla grandezza del palloncino che usate)

Quando è pronta ritaglio bene il bordo inferiore, e procedo a colorarla. Fare gli spicchi non è semplicissimo, ma si può colorare a pois, a fiori, in tinta unita e poi decorarla con stickers colorati.

La superficie risulterà imperfetta, ma credo sia proprio quello che la rende bellissima. Altrimenti se siete esperti potete coprire tutto con del gesso e cartavetrare e poi verniciare per avere una superficie impeccabile. Personalmente preferisco lasciar fare tutto il possibile ai bambini, e farli divertire, e forse una lavoro troppo preciso può stancare, diventa lungo e complicato. I modellisti lo sanno, ma ci vuole una particolare predisposizione. Tutti amiamo costruire e giocare, non tutti siamo modellisti i erba!

Un consiglio: il bordo della cesta è una treccia di spago. La cesta è semplice cartone ondulato che ho segnato con delle pressioni sulla superficie, a ricordare il vimini. Ma potete recuperare cose che avete a casa, ad esempio una lattina piccola rivestita con della carta o dipinta a colori, fa un bel effetto.

E’ l’idea di mongolfiera che è divertente anche se non è esattamente realistica. E potrei fare un elenco di materiali precisissimi, ma è più belli pensare “Come rendo l’idea dei sacchi di zavorra?” e cercare per casa un tessuto, un qualcosa che assomigli… e non fare meccanicamente quello che scrivo in un tutorial. Essere creativi è meno perfetto, ma è meglio!

La cosa più importante è DIVERTIRSI; GIOCARE E CREARE!

BUON GIOCO!

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